Niente di meglio del larice per un ingresso a prova di intemperie...
Uno stabile storico necessita di un ingresso adeguato.
Si notano le belle venature del larice nelle doghe orizzontali della faccia esterna del portone. Il battocchio in ferro battuto è stato realizzato su modello antico mentre l'inferiata che copre la finestrella, è una fusione in ghisa originale e risale a più di un secolo fa.
Questi scuretti nuovi vanno a sostituire quelli originali che erano deteriorati e purtroppo non recuperabili. Il metodo costruttivo ripercorre quello utilizzato all'epoca per gli scuri vecchi e rispetta quote, tinte e meccanismi.
Questa porta è stata realizzata per un appartamento nel centro storico. Il legno di abete che abbiamo utilizzato, è di primissima scelta con particolare attenzione all'abinamento delle venature ed è stato spazzolato prima della verniciatura per renderlo un po' più "vissuto". Non manca, tuttavia, un tocco di modernità: la serratura di sicurezza a cinque punti di chiusura.
Il portone qui illustrato è stato realizzato per l'ingresso principale di uno stabile storico sito sul colle di S.Giusto a Trieste. Il legno di larice, ricco di resina, ne garantisce la durata. La superficie è stata spazzolata per evidenziarne le splendide venature e poi trattata con un ciclo di verniciatura per esterni ad alta protezione.
Il portone illustrato nelle foto qui sopra, è stato realizzato con legno di larice spazzolato ed invecchiato con varie tecniche. Abbiamo posto particolare cura nella scelta della ferramenta, forgiata a mano.
Riproduzione di uno scuretto antico. Il legno utilizzato è il larice, opportunamente spazzolato ed invecchiato. Ferramenta e borchie in ferro battuto.
Vetrocamera antisfondamento e serratura di sicurezza con cinque punti di chiusura.
Particolare dei tamponamenti.
Questo portoncino a due ante è stato realizzato in legno di larice. Il vetrocamera è antisfondamento e la serratura di sicurezza presenta cinque punti di chiusura.